IL GIARDINO DELLE MAGIE
La storia d’amore di André e Dorine
Luigi D’Elia e Francesco Niccolini | INTI
di Francesco Niccolini
costruito e raccontato da Luigi D’Elia
regia di Roberto Aldorasi e Francesco Niccolini
luci di Paolo Mongelli
una coproduzione
Thalassia
Residenza Teatrale di Mesagne TEATRI ABITATI
Festival Montagne Racconta, Montagne (TN)
dai 7 anni
SABATO 20 GENNAIO, ore 16.30
In un grande giardino pieno di alberi e fiori, un vecchio sta infornando il pane. Si chiama André. È sporco di farina e sorride. Un bambino lo guarda. Il suo nome è Nicolas. Sono vicini di casa, André e Nicolas, una vecchia casa di pietra con il tetto spiovente per la neve. André è il migliore amico di Nicolas. Da grande vorrebbe essere esattamente come lui, vecchio e sorridente. André vive con Dorine. Si amano e vivono insieme da una vita. A casa di Nicolas invece sembra che la felicità sia volata via e il giardino di André è il suo rifugio, ci passerebbe un sacco di tempo perché il pane, burro e marmellata che prepara André è buonissimo, perché l’orto di André nasconde meraviglie, perché in quel giardino il silenzio è pieno di vento e porta i ricordi di una lunga storia d’amore, perché anche se Dorine è molto malata, in quel giardino regna la pace e André è un mago che conosce mille trucchi per far tornare il sorriso.
Vincitore del Festival di Teatro Ragazzi Festebà 2015, Ferrara
Lo spettacolo prende spunto dalla vicenda di André Gorz, giornalista, scrittore e fra i primi pensatori della decrescita felice, e Dorine Kahn, sua moglie: una storia di vita e d’amore legata a doppio filo dalla politica ecologista, nel pensiero e nei fatti. André, narra il tutto al piccolo Nicolas, in un rapporto fra memoria e filosofia, passato e futuro che si muove – fra disegni, piccole magie, il profumo del pane che va cuocendo in forno e tante, tantissime piante – nel giardino in cui l’anziano si è ritirato con la moglie. Oltre alle particolari modalità sceniche e ai temi proposti, lo spettacolo, si differenzia anche per le scelte produttive fatte dalla compagnia, per cui: lo spettacolo dura “non più del tempo della cottura del pane”, il giardino in scena è stato costruito con l’ausilio di ortolani e giardinieri interpellati ad hoc – alcune delle loro suggestioni sono poi confluite nel copione – e niente di ciò che c’è sul palco è stato acquistato, ma è stato prestato o riadattato per la messinscena (in cambio, gli artisti hanno offerto in baratto un pezzo del racconto).
Il pane di ieri è buono anche domani
laboratorio sul pane a cura di Matteo Iordan
sabato 20 gennaio, ore 14:45-16:00
Lo spettacolo dura il tempo necessario a infornare il pane e cuocerlo, ma come si prepara, il pane?
Prima dello spettacolo, Matteo Iordan, dello storico Panificio Iordan, ci spiegherà come la temperatura esterna, l’umidità dell’aria, il calore del fuoco (e…l’umore del panettiere) rendono unici i suoi prodotti ma soprattutto ci guiderà nella preparazione dell’impasto (che poi verrà cotto a casa).
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dai 7 anni;
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fino a un massimo di 12 partecipanti (è richiesta la presenza di un genitore);
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prenotazione obbligatoria entro le ore 13:00 di venerdì 19 gennaio 2018 al nr. 0481 537280 o via mail all’indirizzo [email protected];
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è consigliato l’uso di un grembiule;
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partecipazione gratuita.