Ci spiace comunicare l’annullamento dello spettacolo LEO, in programma sabato 7 marzo, al Kulturni C Lojze BratuĹľ.
Visto il momento di incertezza dovuto all’attuale situazione sanitaria preferiamo non esporre ad alcun rischio artisti e pubblico.

📌É possibile richiedere il rimborso – consegnando i biglietti in originale – dal 5 al 20 marzo, presso i nostri uffici
(viale XX Settembre 14, Gorizia; all’interno di Parco Coronini) nei seguenti orari:
đź“Ť da lunedì a giovedì 9.30 – 13.00/14.00 – 16.00;
đź“Ť venerdì 9.30 – 13.00.

sabato 7 marzo 2020, ore 16.30

Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro
LEO
Uno sguardo bambino sul mondo

di Pietro Fenati
con Camilla Lopez, Elena Pelliccioni
musiche originali Matteo Ramon Arevalos
voce Brando Carrella
cura dei movimenti Alessandro Bedosti
cavallo di legno Danilo Maniscalco
luci e suono Alessandro Bonoli
scene virtuali Ezio Antonelli
progetto Elvira Mascanzoni e Pietro Fenati
regia Pietro Fenati

durata ’55
+6

Il mondo visto e interpretato con gli occhi curiosi di un bambino che diventa uomo e continua ad avere lo stesso meravigliato sguardo infantile. Così immaginiamo il piccolo Leonardo da Vinci, sempre alla ricerca di ciò che non conosce, con la voglia insaziabile di toccare con mano gli ingranaggi della vita, per comprenderne l’essenza. Materia, energia, tecnica e meccanica, tutti i segreti oltre le apparenze: osservare è immaginare oltre. Immaginare il futuro con occhi di bambino dilata il presente, perché creare è vedere qualcosa che non c’è, che può essere, che sarà.
Gioco, scienza e arte sono la poesia e l’emozione che, pura come quella infantile, si rinnova costantemente in Leonardo uomo, tanto mitico quanto moderno, nella storia e nel contemporaneo.
L’aria, l’acqua, la terra, il fuoco… i nostri sensi che li toccano, li osservano, li respirano. Vedere Leo tra le pieghe di un tessuto, scoprirlo mentre si tirano sassi con la fionda alle nuvole, annusarlo giocando con la sabbia, immaginarlo ipnotizzati dalle volute del fuoco. E sullo sfondo, il grande Leo pittore, sublime e visionario.

Scrive Sigmund Freud: Il grande Leonardo rimase per tutta la vita per più versi infantile. Continuò a giocare fino all’età adulta e questo apparve talora inquietante e incomprensibile agli occhi dei suoi contemporanei. L’affinità che Freud rileva fra la complessa figura di Leonardo e il mondo dell’infanzia è la stessa che ci ha guidato nell’ideazione dello spettacolo. L’infantile dunque non definisce una condizione di minorità rispetto all’età adulta, al contrario manifesta le prodigiose capacità del bambino di scoprire e governare le cose e il mondo.
In altre parole, possiamo dire che in ogni bambino c’è un artista, uno scienziato, un genio. La stessa cosa non si può dire per ogni adulto.

Pietro Fenati

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