una galleria di 36 ritratti a olio realizzati in 45 giorni, un “prezioso” quanto straordinario omaggio al trentennale dell’Alpe Adria Puppet Festival, con visite guidate condotte dall’autore.
E’ la prima volta che mi trovo a scrivere una scheda di presentazione per l’Alpe Adria Puppet Festival del CTA che non riguardi uno spettacolo. La cosa mi spiazza perché al festival, che negli anni ha ospitato le prime nazionali dei miei spettacoli, non presenterò una nuova commedia ma una galleria di ritratti. Per la precisione: 36 ritratti a olio tutti della stessa dimensione 90cmx70cm realizzati in 45 giorni.
Il tempo della realizzazione ha la sua importanza perché mi consente di chiarire il carattere eccentrico del progetto. Eseguire una galleria di ritratti, senza interruzione e ripensamenti, per giustificarli solo nel loro insieme mi solleva dalla presunzione di essere pittore. Io volevo un guinness muscolare del 36 nel 45 per poterlo raccontare e poi disfarmene. Nascondere l’arma del delitto: pennelli, colori e cavalletto. Il burattinaio è di per sé un ritrattista, è sempre a caccia di nasi, di sguardi e di profili. Il carattere di una testa di legno è fissato in una smorfia, in una sottolineatura fisiognomica.
In questi ritratti, realizzati in periodo di lockdown su foto whatsapp che amiche e amici mi inviavano, il mio interesse era cogliere dei particolari sufficienti a identificarli. Non è il ritratto di Roberto o di Antonella ma di ‘un certo’ Roberto, ’una certa‘ Antonella. Tutti questi certi ritratti raccolti insieme, sono figure in movimento, coetanee perché nate nello stesso mese, legate tra di loro da aneddoti storie e pensieri, comprese le reazioni diverse che le persone ritratte hanno manifestato. Le storie che nascono non più dai burattini ma dai burattinai in posa vogliono essere il mio omaggio al trentennale di questo prezioso festival.