Ci sono una ruspetta, una ruspa, una betoniera, una gru e tutti insieme lavorano tutto il giorno senza sosta scavando e ammonticchiando terra da far portare via lontano dai camion.
Ma quando cala la notte, tutto si ferma, tutto tace e si dà spazio solo al frinire dei grilli e al silenzio.
Gek Tessaro racconta una coloratissima e divertente storia di macchinari che amano il proprio lavoro e in particolare di una piccola ruspa piena di entusiasmo e domande e “però però” che fanno sorridere e appassionare. Surreale e poetico Dimodoché ci fa immaginare montagne capovolte e laghi con barche e pesci e montagne con mucche dalle facce buffe, una storia circolare che dà voce agli improrogabili perché? dell’infanzia.
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