LA BOTTEGA TEATRALE

Il progetto prevede la creazione di un luogo di lavoro, di studio e di trasmissione del mestiere, una bottega appunto, con l’obiettivo di passare le esperienze, le conoscenze acquisite durante la vita professionale di  teatrante (in questo caso il direttore artistico e una regista del CTA, con la partecipazione e l’apporto degli artisti italiani ed europei che saranno ospiti o che collaboreranno alle varie iniziative del CTA), a dei giovani nati nel terzo millennio, e condividere con loro aspirazioni, il loro immaginario fantastico, le perplessità e i timori di una vita ancora tutta da percorrere.

Non una nuova scuola di recitazione quindi, né tanto meno un corso di teatro, ma un’opportunità per apprendere saperi e tecniche, e ragionare su cosa vuol dire “fare teatro” oggi.

Ai partecipanti, scelti dopo un colloquio, non si chiede esperienze specifiche, ma solo capacità di concentrazione e la voglia e il piacere di imparare e di mettersi in gioco.

La Bottega Teatrale parte da un assioma: tutti possono fare teatro, a condizione che si conoscano (almeno nei loro elementi di base) gli strumenti/codici che vogliamo usare, i limiti del contesto in cui operiamo, i limiti personali, e per ultimo, ma forse il più importante, che abbiamo qualcosa da dire agli altri (cioè, al pubblico).

Il gruppo dei giovani selezionati potrà inoltre partecipare a tutti gli incontri dei percorsi artistici realizzati dal CTA (elaborazione, realizzazione, esecuzione, far parte della comunità del CTA e essere coinvolti in tutti gli eventi del CTA (Progetto europeo Puppet & Design, Alpe Adria Puppet Festival, Gorizia Nascosta, ecc.)

un progetto a cura di Sabina de Tommasi, Elisabetta Gustini, Roberto Piaggio

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